Gli idrolati, ingredienti multifunzionali


Cosa sono gli idrolati? A che servono? E' una delle domande che mi viene fatta spesso da quando ho inserito questi prodotti sul sito. 
Gli idrolati, detti anche acque aromatiche, sono il prodotto secondario della distillazione delle piante essenziere. 

Detto con parole semplici: quando si distillano le erbe in corrente di vapore, nell'alambicco il vapore acqueo si riempie di olii essenziali volatilizzati. Una volta condensato, l'olio essenziale si separa dall'acqua. Quest'ultima continua a trattenere una piccola parte di molecole aromatiche e quindi conserva in maniera più blanda, anche parte delle proprietà e attività dell'olio essenziale della pianta di origine. 

Il bello delle acque aromatiche è l'estrema versatilità di questi prodotti, ovviamente sempre tenendo a mente le proprietà differenti tra una pianta e l'altra sono utili in cosmesi, in fitoterapia, come aromatizzanti alimentari e ovviamente in aromatapia e cura della casa. 
Vediamo meglio i vari tipi di utilizzo.

USO COSMETICO
Gli idrolati possono essere utilizzati in ambito cosmetico direttamente sulla pelle del corpo, come brume profumate dall'effetto rinfrescante, lenitivo e ovviamente profumante, oppure calmante per le pelli arrosate. Possono poi essere usati direttamente sul viso come tonico o struccante, o per sfruttare effetti lenitivi, astringenti o per preparare la pelle alla crema viso. Sui capelli sono ottimi per portare lucentezza, per trattare il cuoio capelluto o per inumidirli prima di un impacco di oli nutrienti. Sempre per uso cosmetico sono ovviamente utilizzabili come ingredienti di ricette più complesse come creme viso o creme corpo, deodoranti, profumi e tutto ciò che può venirvi in mente, ricordando che trattandosi di soluzioni acquose necessitano delle giuste attenzioni per quanto riguarda la conservazione.  

Alcuni esempi
l'idrolato di rosmarino ad esempio è astringente, dermopurificante e utile per la bellezza dei capelli. 
l'idrolato di lavanda e di l'elicriso sono invece più adatti a pelli sensibili tendenti all'arrossamento e all'irritazione. Potrebbero essere piacevoli da spruzzare sulla pelle, freschi di frigorifero, dopo essere stati a lungo al sole, per sfruttare le proprietà lenitive.

Sempre per uso esterno, ma con azione fitoterapica più che cosmetica sono utili frizionati puri o abbinati ad olii vegetali emulsionati al momento dell'utilizzo, per sfruttare l'azione dei principi attivi disciolti. 
Ad esempio, l'idrolato di alloro emulsionato con un po' di oleolito d'arnica può essere impiegato per alleviare i dolori articolari, l'idrolato di rosmarino e quello di lavanda sono invece più utili per decontratturare e distendere: nella lavanda prevale l'aspetto rilassante/sedativo, nel rosmarino prevale invece l'attività tonica e corroborante. 


USO ERBORISTICO
Gli idrolati possono essere utilizzati puri o diluiti in acqua o in una tisana per sfruttare le qualità particolari delle singole piante. Ovviamente la lavanda avrà un'azione stimolante sullo stomaco ma soprattutto rilassante e distensiva, il rosmarino come pianta toracica è tonico, agisce positivamente sul sistema digestivo e stimola anche l'attività epatica. Un idrolato di elicriso porta con sè l'attività di blando antinfiammatorio utile da abbinare sia a tisane contro tossi e allergie, sia come dermopurificante e deinquinante epatico. L'alloro è ricco di sostanze aromatiche stimolanti la digestione e conserva parzialmente l'attività batteriostatica del suo olio essenziale, tanto che viene utilizzato anche in abbinamento a tisane per la tosse. 
Queste proprietà possono essere sfruttate parzialmente anche per inalazione ad esempio utilizzandoli in un diffusore per ambienti, meglio se ad ultrasuoni in questa maniera l'idrolato non viene scaldato. 

USO ALIMENTARE E LIQUORISTICO
Gli idrolati sono utilizzabili anche come veri e propri ingredienti aromatici in cucina. Ovviamente l'utilizzo nelle ricette dipende forzatamente dal tipo di idrolato perché i sapori e i profumi sono molto diversi l'uno dall'altro. Per la mia esperienza ho notato che l'utilizzo degli idrolati è più vicino all'uso della pianta aromatica fresca, rispetto alla pianta secca e sono più gestibili ad esempio rispetto agli oli essenziali, dove con una goccia di troppo si manda all'aria tutta la ricetta. 

Qui la creatività la farà da padrona. Possiamo usare gli idrolati nelle marinate insieme a sale spezie, diluite in vino o altri liquidi di marinatura. Oppure possiamo aggiungerlo in cottura, o spruzzarlo alla fine, direttamente impiattandolo. 
Si possono utilizzare anche come ingredienti per cocktail: lavanda e rosmarino sono fantastici e dissetanti in estate, in cocktail alcolici o analcolici. Anche in semplice acqua fresca! Idrolati fioriti come quelli di fiori d'arancio o rose sono ben noti in pasticceria, e vi confermo che sono perfetti anche per dare quel tocco in più a cocktail speciali. Per le note bitter invece possiamo sfruttare l'idrolato di elicriso che ha un sapore amarino e un profumo molto mediterraneo. Invece chi si diletta nella preparazione domestica di liquori potrà utilizzare parte di idrolati al posto dell'acqua della ricetta. 

PER LA CASA 
Nella cura della casa i nostri amici idrolati sono utilizzabili come già detto nei diffusori a ultrasuoni al posto degli oli essenziali o combinati con questi sia per profumare la casa sia per sfruttarne le proprietà specifiche. Ad esempio nella stanza dove si studia o si lavora alloro o rosmarino favoriranno creatività e memoria, aiutando a togliersi di dosso il senso di torpore post-prandiale. Mentre nella cameretta dei bambini potrebbe essere di aiuto l'idrolato di lavanda per aiutarli a rilassarsi un po' prima della nanna. 
Infine si possono utilizzare gli idrolati per creare delle acque da stiro profumate pronte da spruzzare sui tessuti prima di passare il ferro da stiro ed ottenere così della biancheria ben stirata e profumata di buono. 

Attenzione però: non tutti gli idrolati vanno bene per tutti e per tutto! Ricordiamo che esistono persone asmatiche cui gli aromi possono dare fastidio in diffusione, o sensibilità personali alle sostanze naturali, quindi è sempre preferibile fare delle prove d'uso quando si utilizzano sul corpo. 
Un'altra cosa importante è che gli idrolati sono delicati: patiscono sbalzi di temperatura (soprattutto il caldo), la luce diretta e in generale, essendo soluzioni acquose, potrebbero contaminarsi e sviluppare muffe e batteri. 
Che fare dunque? Tenerli in frigo una volta aperti può essere una cosa ottima, e se ci rendiamo che invecchiano e passa troppo tempo dall'ultima volta che li abbiamo usati in cucina, in tisana o in cosmesi (l'utilizzo dipenderà anche da cosa c'è scritto in etichetta), l'utilizzo in diffusione o come aroma per il bucato può andare bene!